Come crearsi un sito web in poche ore

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Come crearsi un sito web in poche ore

By Marco Cevoli | Published  03/9/2009 | Technology , Marketing Your Language Services , Italian | Recommendation:RateSecARateSecIRateSecIRateSecIRateSecI
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Author:
Marco Cevoli
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Chi presta servizi professionali dovrebbe essere ben consapevole dell’importanza di offrire un’immagine di affidabilità e di professionalità al proprio pubblico. Se consideriamo che i traduttori lavorano da casa e non hanno un ufficio in cui riversare gli sforzi di promozione, capiamo che non avere un sito Internet diventa una scelta decisamente controproducente. Ci riferiamo non soltanto ad avere un dominio registrato a proprio nome, ma anche ad avere un vero e proprio sito con un aspetto moderno e professionale che, come minimo, contenga tutte le informazioni che un possibile cliente desidera trovare. Purtroppo però non tutti dispongono delle conoscenze tecniche, del tempo o di un budget commisurati all’obiettivo che ci si propone, quello di avere una vetrina online in cui descrivere e promuovere i propri servizi. Ciononostante, sono alla portata di tutti strumenti online gratuiti che permettono di raggiungere facilmente e rapidamente quest’obiettivo. Per sfruttare al meglio questi strumenti basta partire con le idee chiare e con i «compiti a casa» già fatti. Noi ne abbiamo svolta una parte per voi.

Contrariamente a quanto accade in altri settori, in linea di massima traduttori e interpreti non prestano la dovuta attenzione agli aspetti commerciali della loro occupazione. Pochi dei professionisti che abbiamo conosciuto sono pienamente convinti dell’importanza di «vendersi» come «esperti», così come lo sono invece gli architetti o i fotografi, tanto per citare due categorie del tutto coscienti del valore dell’immagine al momento della scelta da parte del cliente. Dovremmo essere d’accordo sul fatto che le agenzie di traduzione cercano soprattutto collaboratori affidabili e professionali, ma spesso non hanno le risorse per giudicare questi aspetti su basi oggettive, perché l’analisi richiederebbe molto più tempo di quello concesso loro al momento della ricerca. Assodato che tutti i traduttori e gli interpreti che stanno leggendo questo articolo sono ugualmente bravi a livello tecnico e linguistico, è dunque essenziale differenziarsi dalla concorrenza sotto altri aspetti. Ecco quindi l’importanza di trasmettere un’immagine professionale e affidabile in tutti i modi, in primis avendo un sito web all’altezza delle proprie capacità.

Senza un ufficio o una struttura fisica alle spalle, l’unica vetrina per un traduttore o un interprete è rappresentata dallo spazio virtuale che è in grado di costruirsi. Oggigiorno il costo annuo di un nome a dominio è inferiore a quello di una colazione al bar e quello di un hosting di basso profilo (più che sufficiente per un sito-vetrina) non raggiunge il prezzo di una cena per due in un buon ristorante. Viste queste cifre, la scelta di non registrare un dominio corrispondente al proprio nome o alla marca scelta non è proprio una questione economica.

Il passo successivo resta ancora il più spinoso: che cosa caricare sullo spazio web appena acquistato. Ovviamente la scelta migliore sarebbe quella di farsi progettare il sito da un web designer. Se la persona scelta conosce il proprio lavoro, alla fine la differenza si noterà. Non ci azzardiamo a sparare cifre, perché come nelle traduzioni, anche in questo settore ci sono prezzi per tutti i gusti. Per quanto semplice, considerate che dovrete pagare al vostro web designer almeno 2-3 giorni di lavoro. Un’opportunità potrebbe essere quella di realizzare uno scambio di servizi: lo sviluppo del vostro sito a cambio di un certo numero di parole tradotte. Insomma, non scartate a priori questa possibilità, soprattutto se conoscete qualcuno che lavora nel settore.

L'alternativa è il fai da te, con tutti i suoi vantaggi e inconvenienti. Si può scegliere di creare il proprio sito offline, usando un editor HTML più o meno avanzato, oppure usare un servizio online. Ai fini di quest’articolo, scartiamo la prima strada e vediamo quali possibilità si aprono per la seconda. Bisogna premettere che i migliori hosting provider dispongono tutti di sistemi automatizzati per generare siti, strumenti chiamati SiteBuilder, WebWizard, WebBuilder e via dicendo. Non sempre questi strumenti offrono modelli di siti accattivanti e moderni, ma il panorama è talmente vasto che, prima di cercare altrove, vale sempre la pena di controllare l’offerta di servizi del proprio fornitore: potreste scoprire che incluso nel prezzo avete diritto a template gratuiti o a strumenti di questo tipo di ottimo livello. Per tutti gli altri, le offerte di strumenti gratuiti online sono innumerevoli. In quest’articolo parleremo soltanto di Weebly, il tipico esempio di web 2.0, facile da usare, intuitivo, rapido e con un’ampia base di utenti.

Prima di addentrarci nelle caratteristiche di Weebly, come dicevamo all’inizio, è necessario «fare i compiti»:
  1. avere ben chiaro l’obiettivo del proprio sito;
  2. aver definito la mappa più appropriata per raggiungere quest’obiettivo;
  3. aver preparato i testi;
  4. aver preparato le immagini o qualunque altro materiale multimedia che si vuole inserire.
Per quanto riguarda il primo punto, ognuno dovrebbe fare le proprie considerazioni sull’utilità a livello professionale di avere un sito. Noi ribadiamo quanto detto: per la maggioranza è uno strumento di promozione e di presenza. Evidentemente si può puntare più in alto e decidere di:
  • offrire articoli d’interesse per la comunità per guadagnare prestigio e riconoscimento e, alla lunga, clienti;
  • creare una extranet per gestire i contatti con collaboratori e clienti;
  • mantenere un diario dell’attività sotto forma di blog per sottolineare la trasparenza del proprio operato;
  • offrire glossari e altre risorse per mettere a disposizione di tutti le proprie conoscenze;
  • creare forum o gruppi dedicati ad argomenti specifici per condividere opinioni;
  • e molto altro ancora.
Limitandoci a quanto detto, ecco qualche consiglio per svolgere il secondo punto dei «compiti». Innanzi tutto, bisogna sempre considerare le necessità dei propri clienti, non le proprie. Si dovrebbe pensare con la testa del vendor manager che sta cercando un nuovo traduttore o interprete o che sta aggiornando la banca dati di quelli esistenti. È abbastanza probabile che per prendere una decisione questa persona abbia bisogno di sapere:
  • il vostro livello linguistico;
  • la vostra formazione ed esperienza;
  • la vostra esperienza nel settore di specializzazione richiesto;
  • la vostra esperienza con strumenti CAT, o i tipi di interpretazione offerti (consecutiva, simultanea, di accompagnamento, etc.);
  • la familiarità con altri strumenti software;
  • le vostre tariffe.
Probabilmente questa persona valuterà positivamente anche la presenza di:
  • referenze;
  • affiliazione ad organizzazioni professionali;
  • un elenco dei principali clienti con cui avete lavorato;
  • esempi di progetti realizzati.
Quindi, una mappa del sito semplificata potrebbe essere:
Profilo/Home

Una breve presentazione, i badge delle associazioni di cui siete membri, qualcosa che richiami l’attenzione.

Servizi

La descrizione di tutti i servizi che offrite; se avete un’ampia gamma di servizi, per esempio, se fate anche impaginazione, potete aggiungere una sottopagina per ogni servizio specifico, preferibilmente con esempi di ognuno.

Curriculum

Il vostro cv, preferibilmente con foto, e con un link per scaricarne una copia impaginata in modo corretto, magari in pdf.

Clienti

Un elenco dei clienti per cui avete lavorato. Gli esempi dei lavori, NDA permettendo, li potete anche inserire qua.

Tariffe

Argomento un po’ dibattuto: molti preferiscono non inserirle; il nostro consiglio è quello di pubblicare per lo meno una fascia di prezzi: eviterete di perdere tempo e di farne perdere.

Contatto

I vostri dati di contatto aggiornati: fate comunque attenzione allo spam; se siete utenti di sistemi di messaggeria istantanea aggiungete un plugin che consenta di contattarvi così.

per ognuna di queste sezioni preparate il testo e le immagini desiderati. Se non siete particolarmente portati per il design, seguite l’abusato motto di Mies Van der Rohe: «Less is more». Quando avrete preparato testi ed immagini, potrete entrare in weebly.com. Creare il sito è veramente banale. Basta registrarsi e seguire le indicazioni che compaiono nella parte superiore dello schermo. Vi consigliamo prima di tutto di scegliere un Design, ovvero un template: ce ne sono una cinquantina, tutti liberamente modificabili. Se vi pentite della scelta, potete tornare indietro in qualsiasi momento e cambiarlo di nuovo. Dopo il template, fate clic su Pages e aggiungete la varie pagine. Quindi andate su Elements | Basic e scegliete Paragraph with Title per inserire un blocco di testo, oppure Paragraph with Picture per aggiungere anche un’immagine. Per ogni pagina incollate nel riquadro i testi preparati in precedenza e, se avete deciso di aggiungere immagini, caricatele e aggiungetele. È inoltre possibile aggiungere codice HTML in qualunque punto della pagina. In questo modo potrete inserire widget di vario tipo, come un bottone SkypeMe, un formulario per il contatto, etc.

Quando avrete terminato la vostra creazione potrete scaricare un file zip con tutto il contenuto del sito pronto per l’upload sul vostro spazio web. I più pigri possono anche optare per l’hosting gratuito messo a disposizione da Weebly stesso, con un dominio di secondo livello (nomescelto.weebly.com). Tutto il processo non dovrebbe portarvi via più di un pomeriggio o due di lavoro. Insomma, non ci sono più scuse per non avere un proprio sito.



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